Dal 26 settembre al 13 ottobre 2024 torna il Festival del libro per ragazzi Punto e a capo.
Cliccando qui potete scaricare il programma.
Tutti gli appuntamenti sono gratuiti. Per prenotarsi occorre inviare, alla mail indicata sotto a ogni appuntamento, nome, cognome, numero di telefono ed età dei partecipanti.
Diventare grandi è una di quelle attività umane che possiamo definire perpetue. Non si smette mai.
La crescita accompagna donne e uomini nel corso di un’intera vita. Ogni giorno porta con sé un cambiamento, a volte molto lieve, altre volte travolgente, che parte sempre da dentro ma che è determinato dalle relazioni del singolo con il mondo. La crescita è movimento e trasformazione, sia inevitabili, fisiologici, sia profondamente connessi con l’ambiente in cui si vive e si agisce e con le persone con le quali si intrecciano storie e vite.
Non si può mai dire “Sono diventato grande” in tono perentorio e definitivo. Non funziona. Diventare grandi è un processo, un cammino, un’avventura. Occorre coraggio, responsabilità, immaginazione, fantasia ed essere pronti a correre dei rischi.
Punto e a capo è il primo festival del libro per ragazzi a Reggio Emilia, nato da un’idea di Cristina Spallanzani, atelierista e formatrice. Nel 2015 è nata l’Associazione di Promozione Sociale Punto e a Capo che diventa sia responsabile dell’organizzazione del Festival sia di altre attività culturali e di promozione alla lettura sul territorio di Reggio Emilia e Provincia.
Punto e a Capo è un festival sul tema del libro e della lettura come possibilità di conoscenza, di ascolto, di autonomia e libertà di pensiero: una libertà coltivata attraverso le parole, il dialogo e la cultura, una libertà che tesse sogni, che sviluppa idee e progettualità.
Il festival prevede appuntamenti vari: letture per diverse fasce di età (con il coinvolgimento di attrici e attori teatrali), laboratori sul tema del libro, incontri, mostre, alcuni appuntamenti anche per gli adulti.
I principali obiettivi sono:
- promuovere la lettura;
- promuovere il libro per bambini e ragazzi come strumento non soltanto di conoscenza ma anche di ascolto e di libertà di pensiero;
- creare contesti di coesione sociale, attraverso incontri, percorsi e approfondimenti culturali;
- proporre alle persone una cultura non elitaria, di qualità e che parla a tutti;
- coltivare bellezza attraverso la qualità degli eventi proposti, la cura degli spazi e dell’estetica del festival, la professionalità degli ospiti e dello staff, il lavoro di ricerca nei contenuti e nei temi sviluppati;
- utilizzare il libro per bambini come strumento di ibridazione delle arti, per veicolare i messaggi a un pubblico più ampio abbattendo le differenze di genere, di cultura e favorendo l’integrazione sociale delle persone con disabilità.
Per la realizzazione degli obiettivi prefissi il festival intreccia incontri con gli autori, workshop, mostre, spettacoli, installazioni partecipate nelle giornate dell’evento e cura corsi e percorsi sul libro e sull’arte in altri periodi che precedono il festival.
A chi si rivolge
La letteratura per ragazzi è sempre connessa con la contemporaneità, consapevole di un tempo e di una società che mutano costantemente. Così il festival apre ragionamenti profondi non solo sulla cultura e le arti ma anche sul valore delle identità, sull’incontro dell’altro, con la consapevolezza di valorizzare una società che si esprime con molteplici linguaggi. È un festival che parla a tutti, a tutte le età e a tutte le culture.
I protagonisti attivi del Festival, bambini e ragazzi, ma anche adulti interessati alle tematiche sviluppate, sono coinvolti durante le giornate di festival e nelle settimane che lo precedono attraverso:
- i canali digitali dove, non solo vengono diffusi gli appuntamenti, ma vengono sviluppati i contenuti con recensioni, approfondimenti, interviste agli autori;
- una rete di partner di elevata professionalità che già opera sul territorio con proposte culturali, rete che diventa canale di coinvolgimento per il pubblico del festival;
- gli incontri nelle scuole con gli autori;
- progetti culturali nei quartieri nei mesi precedenti al festival;
- la professionalità del team di lavoro e degli ospiti che garantisce il coinvolgimento attivo del pubblico.
Al termine del festival, i canali digitali (del festival e dei partner) diventano luogo di restituzione del lavoro realizzato, mentre i protagonisti attivi del festival crescono insieme a lui e ne diffondono i contenuti nelle classi, nelle famiglie e più in generale nei luoghi e nella società che loro abitano.